La specificità dell’angolo articolare dell’allenamento di resistenza isometrica è reale? E se è così, ha una base neurale?

European  Journal Of Applied Physiology 2019 dicembre

Riassunto
Questo studio ha esaminato l’entità dei cambiamenti nella forza e nell’attivazione neuromuscolare dopo lavori isometrici (RT) eseguiti su angoli specifici rispetto a un gruppo di controllo (CON).

Metodi:
Un gruppo RT (n = 13) ha eseguito 14 sessioni lavori isometrici con un angolo dell’articolazione del ginocchio di 65 ° (0 ° è la posizione anatomica) per un periodo di 4 settimane, mentre un gruppo di controllo (CON, n = 9) ha mantenuto l’attività abituale. Le sessioni pre e post test prevedevano contrazioni isometriche volontarie in estensione del ginocchio, evocate a cinque angoli dell’articolazione del ginocchio (35 °, 50 °, 65 °, 80 ° e 95 °), controllati con elettromiografia.

Risultati:
Il gruppo RT ha aumentato il torque massimo volontario (MVT) all’angolo di allenamento specifico, (65 °; + 12%) e 80 ° (+ 7%), 50 ° (+ 11%) e 35 ° (+ 5%). La specificità dell’angolo articolare è stata dimostrata all’interno del gruppo RT (MVT è aumentato di più ad alcuni angoli rispetto ad altri), e anche da confronti più rigorosi tra i gruppi (cioè, miglioramenti maggiori dopo RT vs CON ad alcuni angoli rispetto ad altri). Nel gruppo RT l’EMG normalizzata è aumentata a tre degli stessi angoli articolari sottoposti a lavori di forza, ma non nel gruppo di controllo CON. È importante sottolineare, tuttavia, che né le analisi all’interno o tra i gruppi hanno fornito prove di cambiamenti nell’attivazione dell’angolo articolare specifico.

Conclusione:
Questo studio fornisce prove solide per i guadagni di forza nell’angolo articolare specifico dopo lavori di forza isometrica (RT )con prove più deboli che i cambiamenti nell’attivazione neuromuscolare possono contribuire a questi adattamenti.